CRONISTORIA DELLA MISSIONE CATTOLICA ITALIANA ―
La parrocchia di lingua italiana
La Missione per i Migranti è una porzione della Chiesa locale nella quale i fedeli manifestano, nella comune fede e nella carità, la loro appartenenza all’unica Chiesa di Cristo; testimoniano di essa l’aspetto di Chiesa pellegrinante; collaborano nell’attuazione del piano di salvezza disposto da Dio nella vicenda umana dell’emigrazione. (Dallo Statuto del Consiglio Pastorale di Missione)
La Missione è come una parrocchia, il missionario ha gli stessi doveri e diritti di un parroco. Con la differenza che la sua non è una parrocchia locale, ma personale. Cioè ha giurisdizione solo sugli Italiani che però risiedono nel territorio di diverse parrocchie locali.
La popolazione – La Missione Cattolica Italiana di Schaan/Buchs/Mels/Marbach comprende quattro regioni: Liechtenstein, Werdenberg, Sarganserland, Rheintal.
Gli Italiani che vivono nel territorio della attuale Missione Cattolica Italiana sono circa 4500 persone (senza contare i doppi cittadini) così suddivisi (marzo 2003): 1127 nel Liechtenstein, 895 nel Werdenberg, 905 nel Sarganserland, 1776 nel Unterrheintal e 451 nell’Oberrheintal.
Il territorio – La Missione attuale confina con il cantone Glarus (Quarten e Walenstadt), con il cantone Grigioni (Bad Ragaz) e si estende in direzione di San Gallo fino a St. Margrethen lungo la Vallata del Reno.
Breve storia
La nascita della Missione Cattolica Italiana nel Liechtenstein risale al 1961 con l’arrivo del primo missionario, padre Giuseppe Adeodato Borra, che esercitò il suo ministero fino al 1976. Dal 1976 al 1980 la Missione venne affidata a don Camillo Cincotti. Ancora oggi molti ricordano questi zelanti sacerdoti. A quei tempi il missionario non era solo un pastore d’anime, ma spesso gli Italiani si rivolgevano a lui per diverse necessità. Spesso il missionario fungeva anche da assistente sociale e corrispondente consolare.
A don Camillo Cincotti è succeduto dal 1. marzo 1980 don Maurizio Ipprio. Dal 1. aprile 1993, con la partenza di padre Dalmazio Sbarbaro, che reggeva la Missione Cattolica di Mels, anche quella zona è stata accorpata alla Missione di Schaan.
Dal 31 gennaio 1999 a don Maurizio Ipprio, che è rimasto per ben 19 anni a Schaan, è succeduto don Egidio Todeschini, che è l’attuale missionario. Dal 1° marzo 2003 con la partenza di don Antonio Angelone, che reggeva la Missione Cattolica Italiana di Marbach, anche la zona del Rheintal è stata accorpata in un’unica Missione. Che ora quindi comprende: Liechtenstein, Werdenberg, Sarganserland, Rheintal.
La Missione di Marbach – Era stata fondata nel 1966. Il vescovo di S. Gallo Josephus Hasler con decreto del 14 ottobre nominava Padre Giustino Longhi, cappuccino della provincia di Trento, quasi-parroco della Missione con sede a Heerbrugg (Karl Völkerstrasse 6) che comprende i seguenti paesi: Berneck, Au, Balgach, Rebstein, Marbach, Lüchingen, Altstätten, Oberriet, Diepoldsau, Kriessern, Montlingen, Rüthi, Sennwald.
Successivamente la sede di Missione è stata portata a Marbach, dove anche esisteva l’Asilo italiano (Staatstrasse 58). Questa sede è ancora in funzione per tutte le attività della comunità.
La Missione Cattolica Italiana attuale, dunque, è il risultato della fusione di tre precedenti Missioni (Schaan, Mels, Marbach).
I servizi – La Santa Messa in italiano viene celebrata ogni domenica e festa di precetto a Buchs, Schaan, Balgach, Mels (meno la prima domenica del mese) Inoltre: la prima domenica del mese a Flums. La S. Messa vespertina del sabato viene celebrata una volta al mese in ciascuna di queste località: Altstätten (primo sabato); Au (secondo sabato); Diepolsau (terzo sabato); St. Margrethen (quarto sabato).
Ospedali – Nel limite del possibile il missionario visita ogni settimana gli ammalati negli ospedali di Vaduz, Grabs, Walenstadt, Altstätten; periodicamente anche gli ammalati nelle cliniche di Valens, Pfäfers, Walenstadtberg.
Periodicamente visita anche gli ospiti del carcere regionale di Saxerriet e delle carceri locali di Vaduz, Flums, Altstätten.
Impegni pastorali: Sacramenti, visita alle famiglie, corsi di preparazione alla Cresima per adulti o al Matrimonio, contatti con le Associazioni, stampa.
Il Consiglio Pastorale – “Strumento privilegiato per manifestare e realizzare il comune impegno di evangelizzazione proprio della Comunità dei Migranti è il Consiglio di Missione. Esso infatti è l’organismo rappresentativo di tutta la comunità di Missione attraverso il quale fedeli esprimono la loro responsabile partecipazione all’opera pastorale”. (Dallo Statuto del Consiglio Pastorale di Missione)
La Missione di Schaan/Buchs/Mels/Marbach ha due Consigli Pastorali: uno per la zona del Liechtenstein, Werdenberg, Sarganserland; il secondo per la zona del Rheintal (ex Missione di Marbach).
Il Consiglio e il Missionario si propongono di realizzare un programma pastorale che si potrebbe riassumere in quattro punti: Formazione, Liturgia, Carità, Comunità.
- Formazione: approfondimento della fede attraverso celebrazioni, serate di riflessione, incontri, pellegrinaggi, corsi di preparazione alla Cresima e al Matrimonio, preparazione in famiglia al Battesimo, visita e benedizione delle case, pubblicazioni.
- Liturgia: Sante Messe, celebrazioni diverse, gruppo dei Lettori, gruppo dei Chierichetti, Coro.
- Carità: la Carità è il banco di prova della credibilità della Chiesa, la carta di riconoscimento dei discepoli del Signore. La Missione cura: visita agli ammalati negli ospedali e cliniche, visita ai carcerati, visita agli anziani nelle famiglie e case di riposo. Particolare attenzione viene dedicata alle Opere missionarie e progetti umanitari.
- Comunità: feste, gite, pellegrinaggi, proposte per il tempo libero. Ogni anno viene organizzata la Festa della Mamma; la Festa di Natale per i bambini. Ma ci proponiamo di dedicare maggiore attenzione anche agli anziani e ad altre iniziative che coinvolgano la popolazione locale di Svizzera e Liechtenstein.
Lo scopo primario da realizzare è quello di essere Chiesa, cioè comunità cristiana sul modello della prima comunità cristiana. Come ci riferisce il libro degli Atti degli Appostoli: “Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli Apostoli e nell’ unione fraterna, nella frazione del pane e nella preghiera”. (Atti 2,42)

Foto ricordo della festa di addio a don Maurizio Ipprio e di benvenuto a don Egidio Todeschini. Da sinistra: il principe Alois con un figlio, don Egidio, la principessa Sophie, il principe Hans Adam II, l’arcivescovo Wolfgang Haas, la principessa Marie con un nipotino in braccio, il parroco di Schaan Hans Baumann, don Maurizio.