La bandiera europea con sorpresa
29 Novembre 2025 // di don Egidio Todeschini
È curioso: la storia della bandiera europea ci stupisce! Quando durante il vertice di Bruxelles del 18 giugno 2004 è stata approvata la Costituzione europea dai 25 Capi di Stato e di Governo dell’Unione, una delle critiche più importanti che venivano fatte era quella del mancato richiamo alle radici cristiane. A loro sembrava che la storia dell’Europa non sia stata fecondata dalla millenaria cultura cristiana al punto da non menzionarla nemmeno come dato storico. Però, come per ironia della sorte, c’è un altro segno importante – e tutti lo conosciamo meglio della stessa Costituzione – che ci ricorda come l’Europa continui ad essere nutrita dalla presenza del Cristianesimo: è la bandiera europea.
Qui sta il colpo di scena! La stessa Costituzione europea precisa che la sua bandiera è azzurra con dodici stelle disposte a cerchio. Pochi però sanno che questi colori, i simboli, le stelle, la disposizione in tondo sono un omaggio a Maria di Nazareth, la Madre di Gesù. A dichiararlo è stato Arséne Heitz, il grafico che vinse il bando del Consiglio europeo nel 1950. Il disegno è ispirato dal noto passo dell’Apocalisse: “Nel cielo apparve un segno grandioso: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle” (Ap 12,1). Per disegnare il bozzetto il designer si ispirò alla medaglietta che portava al collo: riproduce le stelle in circolo, sceglie lo sfondo azzurro del cielo, colora le stelle di bianco per ricordare l’Immacolata Concezione. Il bozzetto vinse il concorso della giuria presieduta da un belga di religione ebraica, Paul Lévy.
Inoltre vi sono altri due dettagli non trascurabili: il numero delle stelle e la data di approvazione. Anche questi danno da pensare! Gli Stati europei all’epoca erano solo sei, ma Arséne Heitz, senza rivelare la fonte che l’aveva ispirato, spiegò che il numero dodici è simbolo di pienezza. Nella Bibbia dodici sono le tribù d’Israele e 12 sono anche gli Apostoli… insomma il dodici rappresenta la diversità nell’unità, la differenza fra quanti si riconoscono nell’unico Dio. È per questo che Arséne Heitz chiese esplicitamente che la bandiera non la si dovesse ritoccare se i membri avessero superato quel numero. E senza accorgersene i Capi di Stato la approvarono in un giorno non come gli altri: era l’8 dicembre 1955, festa della Immacolata Concezione.
Coincidenze? Forse, ma certamente ci fanno pensare che la costruzione dell’Europa è custodita e voluta da quanti vogliono fare della pace e della giustizia, della fratellanza e della solidarietà la loro casa comune.