PADRE, HO MOLTO PECCATO
14 Ottobre 2023 // di don Egidio Todeschini
Padre, ho bestemmiato. Ma mi dica, reverendo, come si fa a non bestemmiare, quando i figli non vogliono più andare la domenica alla messa, non obbediscono a noi genitori e fanno quello che vogliono?
E questo le pare una buona ragione per bestemmiare?
No, certo. Ma io non so più cosa fare con i miei figli. Non vogliono più andare in chiesa e se dici loro qualcosa, rispondono. Hanno le mani bucate, spendono tutto quello che guadagnano. Se gli fai una osservazione, dicono che son giovani e che si è giovani una volta sola. Sono dei lazzaroni, ecco che cosa sono.
Scusi. Ma lei è qui per confessare i suoi peccati o quelli dei suoi figli?
Certo, certo. Ma io, a parte le bestemmie come le ho detto, non credo di avere altro da dire.
Davvero? È proprio sicuro? Lei vuol bene al Signore?
Guardi, reverendo, non per vantarmi, ma io nella mia vita non ho mai voluto male a nessuno. Vuole che non voglia bene proprio al Signore?
Ma gli vuole bene con tutta l’anima, con tutto il cuore, con tutte le sue forze? Io, se devo parlare per me, devo riconoscere che amo il Signore sì, ma sono lontano dal poter dire che nella mia vita non c’è niente prima di lui.
Quello è vero anche per me. Ma come si fa ad arrivare ad amare Dio così come dice lei?
Come dice Gesù, non come dico io. Noi siamo cristiani. Ebbene, a quelli che vogliono essere cristiani non solo di nome ma anche di fatto, S. Paolo dice che devono arrivare ad “avere gli stessi sentimenti di Gesù Cristo”, sia verso Dio, sia verso il prossimo. Lei pensa di poter dire di avere gli stessi sentimenti di Gesù?
Per carità! Non se ne parla neanche.
Ecco, il primo peccato è quello. E quando viene a confessarsi, basterebbe riconoscere questo: che siam lontani, lontanissimi, dall’assomigliare a Gesù.
E allora gli altri peccati non li devo più dire in confessione?
Non ci son altri peccati. Quelli che noi chiamiamo “gli altri peccati” sono solo delle specificazioni dei due soli peccati che facciamo: quello di non amare Dio con tutta l’anima e quello di non amare il prossimo come lo amava Gesù. Lei potrebbe confessarsi così: Io non amo il Signore sopra ogni cosa, perché per esempio… E lì fa alcuni esempi. Poi dice: io non amo il prossimo come lo amava Gesù, perché per esempio: non perdono come Gesù, non condivido con gli altri come Gesù, non amo come ama Gesù, eccetera.
Ma noi, per quanti sforzi facciamo, non ci arriveremo mai.
È vero. Alla fine della vita saremo ancora lì a dire “Signore, pietà”, perché non saremo arrivati all’ideale, ma nel frattempo saremo cresciuti nella somiglianza del Signore. Se invece ci sentiamo a posto solo per il fatto che non abbiamo rubato e non abbiamo ucciso nessuno, noi moriremo nella nostra mediocrità.