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CRESIMA – Ragazzo, sei forte!

RAGAZZO, SEI FORTE!

24 Febbraio 2023 // di don Egidio Todeschini

Signor parroco, non vedo l’ora che venga ‘sta Cresima di Marco, così non ci penso più.

Ah, è così? Forse è per questo che il suo Marco non mi sembra tanto entusiasta quando viene agli incontri di preparazione.

Lo so che non viene volentieri, ma gliel’ho detto io: fino a quando hai fatto la Cresima tu fai quello che dico io, poi farai quello che vuoi. Dico bene?

Lei ha proprio capito tutto della fede e della Cresima, signora…! Sa perché noi facciamo fatica nel preparare taluni ragazzi alla Cresima? Perché a loro importa un fico secco se vengono solo perché i genitori vogliono che completino il cartellino delle “vaccinazioni religiose” e basta.

Ma noi li mandiamo al catechismo proprio per questo. Il resto glielo dovete insegnare voi.

È vero, ma il catechismo avrà incidenza solo se gli è stato fatto vedere che “le cose della fede” sono belle e sono utili per “diventare grandi”.

E noi che cosa ci possiamo fare di più di quello che facciamo già?

Mi dica, gentile signora: lei e suo marito lo amate davvero il Signore?

Oddio, così sui due piedi dire che lo amiamo forse è un po’ troppo, diciamo che lo rispettiamo.

Ecco, vede? Se voi lo amaste e vi appassionaste a Lui almeno quanto tenete alla squadra del cuore, i vostri figli qualche interesse in più per Lui e per le cose della fede lo avrebbero. Allora il Battesimo, la Cresima, la Comunione, la Confessione non sarebbero delle prescrizioni da adempiere, ma degli appuntamenti, degli incontri per entrare sempre più a fondo tutti insieme, genitori e figli, nel rapporto con il Signore, che, anche se a prima vista non sembra, è importante e fa “crescere dentro” più di qualsiasi altro rapporto umano.

Ma alla fin fine, che c’entra la Cresima con l’amore di Dio?

È come quando suo marito, scarmigliando i capelli di suo figlio, gli dice: “Sei proprio in gamba, sono fiero di te”. Una conferma così dell’amore paterno mette le ali ai piedi al ragazzo. È vero, sì o no? Anche lei del resto, quando suo marito, di sua iniziativa, le conferma che le vuole bene e le dice “Maria, sei forte”, lei si sente felice e pronta a tutto. Non è così?

È proprio vero, non ci avevo mai pensato.

Ecco, il Signore nella Cresima (la quale non a caso è chiamata anche Confermazione), per mezzo della Chiesa dice al suo figlio: “Marco, voglio che tu sappia che per me sei proprio mitico”. Se poi lui risponde: “Anche tu, Signore, sei grande e voglio dirlo a tutti che stare con te è… la fine del mondo”, questa conferma reciproca diventa una forza incredibile.

Confermato così dal Signore e dalla Chiesa, uno diventa davvero un “soldato di Cristo”, un combattente che non ha paura di niente e di nessuno. E tuo figlio non dovrà sentirsi “in vergogna” nei confronti dei suoi coetanei perché va in Chiesa, fa la Cresima, ama il Signore.

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