SE L’AMORE C’E…
23 Luglio 2023 // di don Egidio Todeschini
Signor parroco, sono d’accordo sulla importanza della fede, ma sono anche convinta che si può aver fede anche se non si va a Messa.
Signora, dipende dall’idea che lei ha di fede, di religione, di Messa. Se lei cerca nella Bibbia, troverà che la religione vissuta con fede è spesso paragonata all’amore che c’è tra un uomo e una donna. Se questo è vero, lei mi deve dire che cosa penserebbe se suo marito le dicesse tutti i giorni “tesoro, amore, gioia mia” e poi venisse a letto una volta o due all’anno.
Ma che c’entra questo?
Glielo spiego dopo che c’entra. Intanto risponda alla mia domanda.
Beh, vorrebbe dire che o ha un’altra donna oppure che qualcosa non va.
Ecco, se la fede è come l’amore, come fa uno a dire “io ho la fede” se poi va a Messa soltanto una o due volte all’anno. O ha un’altra fede oppure ha una fede che vale poco.
Ma no, uno magari la fede ce l’ha davvero, ma poi… Pensi a noi mamme: io con due bambini come faccio ad andare a Messa tutte le domeniche?
Ma non c’è per caso anche un papà in casa sua? In casa mia non c’erano elettrodomestici, non c’era colf, non c’era niente. Eppure la mamma, che aveva avuto non due ma dieci figli, mi diceva che le sole volte che era mancata a Messa in vita sua erano state una domenica, massimo due, dopo ogni parto. Si dava il cambio con il papà nel custodire i bambini. Lei correva alla prima Messa e papà con i più grandi andava alla “Messa alta”.
Altri tempi, signor parroco.
Altra fede piuttosto! Signora, creda a me: se l’amore c’è la gamba tira il piede. Quanti fidanzati arrivano a fare chilometri e chilometri e più volte alla settimana per andare dalla “morosa”. E che cosa non fa uno anche indaffarato quando ha una passione? Va allo stadio o in montagna o anche solo a mangiare la pizza con gi amici… anche se è occupato da morire.
Non vorrà per caso proibire anche questi svaghi onesti?
Me ne guardo bene, me li prendo anch’io. Dico solo che, quando si ha una passione per una cosa, non c’è stanchezza che tenga. Se la fede c’è ed è come l’amore, chi lo ferma più uno ad andare all’appuntamento con il Signore e con i suoi amici “per mangiare insieme il pane della vita” e per cantare insieme la gioia di essere cristiani?
Però, me lo lasci dire, quando si hanno dei problemi o si è molto occupati, serve di più un momento di svago che l’andare a Messa.
Dipende da quello che uno vuole. Se a me sta a cuore che le mie gioie, i miei dolori e le mie fatiche, i miei successi e i miei fallimenti servano a qualcosa, non c’è niente di meglio che “metterli nel calice” durante la Messa. Lì si uniscono al sacrificio di Cristo in un’unica offerta a Dio Padre e davanti a lui acquistano lo stesso valore della Passione del Signore. Le pare poco?
Comunque, signor parroco, stia tranquillo: io, se non vado in chiesa, guardo la Messa in televisione. È lo stesso, no?
O Dio, per chi non può fare altro, la Messa alla tv lo può aiutare a tener viva la voglia, Ma mi dica, signora: secondo lei, mangia di più un barbone con un pezzo di pane e formaggio ammuffito o uno che guarda il pranzo del re alla televisione? Nella Messa, ripeto, si mangia insieme “il pane della vita” e quello che conta è proprio l’essere lì. La Messa è il “banchetto per le nozze del Figlio”. E lei si accontenta di guardarlo alla tv?
Ad ogni modo, non vado a Messa, ma non vado nemmeno in giro; sto a casa mia con la mia famiglia.
E invece farebbe bene ad uscire. Se no finirà asfissiata nel suo piccolo guscio. L’andare a Messa ha anche questo valore: ci salva dalle nostre chiusure, dalle nostre occupazioni e preoccupazioni, dal nostro individualismo. L’andare a Messa ha qualcosa di liberante. Provare per credere!